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STORIE DI CORSA

19 APRILE 1897 - LA PRIMA EDIZIONE DELLA BOSTON MARATHON

Al via 15 partenti, solo in dieci arriveranno in fondo. Contrariamente a quanto succede a Boston nel mese di Marzo ( o fa molto freddo e piove, o fa molto caldo e...piove) la giornata era mite, senza vento e pioggia.
Dopo 5 miglia sono in dieci al comando, poi sulle Newton Hills la svolta, il giovane JOHN MC DERMOTT, newyorkese di origine irlandese, cambia passo e stacca tutti, alle ultime miglia ha una crisi terribile, cammina, si trascina ma riprende a correre e vince in 2:55:10, nuovo record del mondo, precedendo J.J. KIERNAN 3:02:02 e E.P. RHELL 3:06:02.

Queste le sue stupende parole ( aveva solo 22 anni):" Per 23 miglia mi sono concentrato su un unico raggio di luce e finché non gli ho permesso di propagarsi in mille direzioni tutto è andato bene, poi ho pensato al traguardo, mi sono distratto e mi sono bloccato, riuscivo a stento a camminare; a 400 metri dall'arrivo la mia mente ha ricreato l'ambiente giusto, il nostro rapporto era ora piacevole e così sono arrivato felicemente ed ho vinto".

[Fonte: Corrado Mazzetti dal Gruppo FB "Il meglio deve ancora venire"]

19 SETTEMBRE 1971 - NEW YORK MARATHON

Quando la mattina di Domenica 12 Settembre Norm Higgins si presentò al Van Cortland Park per correre una gara di 5 Km. , un giudice lo avvisò che la stessa era stata spostata alla successiva domenica, con una variante, non si sarebbe corsa una 5 Km. bensì la seconda edizione della Maratona di New York. Higgins, 34 anni, era un fortissimo maratoneta e siccome si stava preparando per i campionati di maratona di Dicembre ed era a corto di preparazione, si segnò per la New York Marathon considerandola come una gara di allenamento e pagò l'iscrizione di 10 Dollari ( 6.200 Lire dell'epoca). La mattina del 19 Settembre si presentò alla partenza : 4 giri all'interno del Central Park più due miglia finali pianeggianti.
Partì non veloce ma poi aumentò il passo, superò tutti ed a metà transitò in 1h4m con oltre 6 minuti di vantaggio sul secondo. Continuò a spingere fino al 35° Km, poi "passeggiò" fino all'arrivo in 2h22m54s. Chuck Ceronsky arrivò secondo con oltre 10 minuti di distacco e Max White terzo. Come premio vinse un trofeo in argento ed una tuta da ginnastica. Arrivarono in 164 comprese tre donne: Beth Bonner vinse in 2:55:22 su Nina Kuscsik 2:56:04 e Sara Mae Berman 3:08:46. In realtà arrivò anche una quarta, Pat Tarnawsky in 4:45:37 ma al momento non fu classificata: erano tutti andati via! Verrà messa in classifica solo molti anni dopo.

Io correvo allora come "riserva" per i VIOLETS della NewYork University ma non potei partecipare: gli Americani erano fissati per il miglio, indipendentemente dalle gare che uno avrebbe corso e se volevo correre per i Violets e poi a New York, dovevo correre il miglio. Tutti alla N.Y.U. correvano il miglio, la condizione obbligatoria era che lo corressi almeno in 4m18s, che era il minimo necessario. Non ero mai stato veloce, 4:18 era il mio miglior tempo su 1.500, fare lo stesso tempo con 109 metri in più mi sembrava impossibile, però quando il perché è FORTE...il COME non è mai il vero problema: ma questa è un'altra storia.....

[Fonte: Corrado Mazzetti dal Gruppo FB "Il meglio deve ancora venire"]

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