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L'EVENTO

La "Self-Transcendence 12/24 ore di Cesano Boscone" è un'ultramaratona INTERNAZIONALE di 24H e 12H, omologata dalla FIDAL, Federazione Italiana di Atletica Leggera e dalla IUTA, Associazione Italiana di Ultramaratona e Trail, valida per il GRAND PRIX IUTA 2017 DI 12 E 24 ORE.

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Il percorso, lungo mt 1162, parte dal cortile della scuola Elementare "Monaca" in via Amerigo Vespucci, ove si troveranno disponibili quasi tutti i servizi della gara, e si snoda per quasi tutta la totalità all'interno dell'adiacente Parco Pertini che verrá per l'occasione interamente riservato alla manifestazione. Impegna infine per qualche centinaio di mt la pista ciclabile di Cesano Boscone prima di rientrare nel cortile scolastico. Il fondo è costituito da asfalto e cemento e, per qualche decina di metri, da terra dura.

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IL RACCONTO DI NAZARENO (Fonte sito Runningforum.it)

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24H DI CESANO BOSCONE: UN'ULTRA TUTTO PER TUTTO, SE STAI BENE, PROVA! (1.a PARTE)

La mia prima esperienza, presa quasi per gioco, nelle 24h (in pista quella volta), è stata a Belluno lo scorso ottobre.
Eravamo una sparuta decina (poi con la defezione dell'unica donna, in 9), una gara conviviale, un intro per me in questa disciplina dell'Ultramaratona.
La vinsi con poco più di 188 km, non malissimo per essere la prima e con condizioni sia di preparazione che in gara non ottimali...l'idea di farne un'altra per migliorare sostanzialmente nasce dentro il mio cervello già a novembre e poi trova conferma nel mio maledetto ipotalamo sotto le feste ...
Mi iscrivo agli italiani di Cesano, lì il livello sarà decisamente diverso, i km da fare saranno decisamente maggiori, gli avversari saranno di prim'ordine.

A gennaio appronto una preparazione, assieme al grande Claudio Sterpin, ex nazionale assoluto a 60 anni compiuti (delle 24h), ex primatista italiano, detentore di un Guiness dei primati e di tantissimi piazzamenti e qualche vittoria nelle gare più massacranti di Ultramaratona e Ultramarcia (anche oltre 500k di marcia continua come la Parigi-Colmar... ). Nel frattempo sono stato inserito nella lista dei "giovani" (si fa per dire, cioè under35 )in osservazione per le nazionali di Ultramaratona (24h nel mio caso) e Claudio è il mio referente tecnico.
Creiamo un percorso a circuito di circa un km arzigogolato, vicino al porto nuovo di Trieste, dove zaffate di pipì dei camionisti turchi sono il segnagiro "sensoriale"
Oltre ai lunghi e ai progressivi a circuiti, metto molti lunghi lenti (poco trail ahimè) e tanto tanto fondo in progressione.
La condizione all'inizio stenta a venir fuori nonostante i km, ma dopo una caduta che mi lascia una microfrattura al gomito sx, proprio in una delle poche uscite trail, carico tutto quello che riesco e la condizione esce.
A fine febbraio/inizio marzo, i test rivelano una condizione eccellente, super per una 6h, una 100k o una 12h, con qualche incognita per le 24h.
L'incognita nasce dal fatto che gli allenamenti anche lunghissimi, sono stati corsi mai sopra i 4'50" di media. Cosa positiva, ma in una 24h bisogna saper correre anche con le ridottissime, anche a 6' a km e io non sono buono di farlo, soprattutto da fresco.
Vedremo...intanto mi preparo il viaggio per Milano, purtroppo Claudio non può venire (ha quasi 78 anni, ma è comunque in una forma pazzesca...) per dei malanni di stagione appena debellati, ma soprattutto per la salute delle moglie parecchio cagionevole. A malincuore e visibilmente emozionato mi saluta pochi giorni prima, per il viaggio (che farò fra pullman all'andata e treno al ritorno) mi dà degli inserti di giornale e degli articoli relativi ai pionieri delle 24h, con i primati di tutti gli italiani dagli anni '60 in poi. Ci sono anche lui e il grande Armando Germani.
Ci sono i passaggi dei loro primati e di chi li aveva al tempo battuti...

Purtroppo impegni di lavoro miei e problemi di salute di chi mi sta a cuore, non mi lasciano tranquillo...parto abbastanza teso, ma conscio di stare bene. Marta non mi seguirà stavolta, d'altronde 24h in un circuito non sono di certo un bel vedere nemmeno per chi segue...
Il viaggio scorre lentamente, arrivo in serata di venerdì a Milano e mi dirigo verso l'Hotel prendendo la metro.
Non ho gran fame, dopo una bella doccia mangiucchio qualcosa, faccio un pò di stretching e vado a dormire.
Non dormo poi molto, mi sveglio presto la mattina, scendo per la colazione, bella abbondante, una doccetta e via...
Prendo la 3Nord per Cesano e dopo una bella camminata e qualche incasinamento nel trovare il luogo del ritiro pettorali, arrivo.
Intanto incontro varia gente, sono un pò rintronato, saluto Mirko, presente anche alla mia prima 24h, Matteo Colombo e Roberto Isolda, compagni di diverse "battaglie", anzi avventure
Oggi la mia metà spartana sta prendendo il sopravvento, spirito battagliero, senza paura. Claudio mi ha detto: "Se stai bene, prova!"
Mi preparo con calma, forse anche troppa, aiuto Jacopo a mettere il pettorale dietro, io chiedo agli organizzatori se posso mettere il secondo sulla maglietta di ricambio e annuiscono.
Il clima è assolutamente primaverile, fa caldo, c'è il sole, a Cesano Boscone ci sono circa 20°.
Riempio le borracce, mi preparo la postazione con le mie cose, chiamo Marta 5 minuti prima dello start e poi mi metto davanti.
Quel parco voglio metterlo a fuoco e fiamme.
Non sarà l'approccio corretto, ma se sto bene, posso controllare il mio impeto ma fino ad un certo punto.
Non andrò come in una 6h o una 100k, ma non posso partire a 5'30", non ne sono capace nemmeno da acciaccato.
Alziamo le braccia per una foto collettiva e dopo i convenevoli dello speaker, il giudice spara e si parte!
Il percorso è bello e muscolare e udite udite i primi 200m sono su sentierino quindi trail!!!
Mi trovo davanti con Alberto Furlan, ottimo atleta veneto alla prima esperienza in una 24h, corriamo assieme e facciamo slalom fra la gente, soprattutto i 24oristi di annata ci guardano con un certo disprezzo, ma fa niente un trailer spartano non ne fa caso...e anzi a chi mi chiede cosa voglio fare, dico che voglio spaccare la gara, voglio realizzare l'azione. Potrà andare in porto, o anche no. Voglio correre forte per 12-14h e poi vedere che succede, d'altronde non ho mai corso con i top della specialità e voglio vedere come si gestiscono e reagiscono.
Per me l'importante è agire. Non voglio attendere, non fa per me...nelle primissime ore mi alimento on the road, a parte gel e barrette, ho anche degli ottimi bocconcini di parmigiano e bevanda sempre a portata di mano. La fascia elastica portacibo del pacco gara si è rivelata una gran cosa, soprattutto nella prima parte di gara.
Giriamo vorticosamente, il caldo fa capolino e gli spugnaggi sono utilissimi nelle prime 4h. Nelle prime 4h uso le Altra One, che poi cambierò, perché più di 50k con quelle è un suicidio fatto con consapevolezza diabolica.
Volo le prime 4h, vado sotto i 5' con pulsazioni ben sotto i 140 bpm, inizio a crederci, soprattutto quando sorpasso sistematicamente un sorpreso Nerino Paoletti. Sorpasso anche le maglie gialle di Marcello e Francesca, che vedo bene e costanti.
Dopo una 6h chiusa sui 69k, inizio a coprirmi, metto i manicotti, e chiedo info sulla pasta...che ahimè alla fine di ogni ora non hanno più disponibile inizio a pensare che sia una maledizione!
Ora sui piedi, dalla quinta ora, ho le Hitogami, scariche anche loro, ma di certo più difensive delle precedenti...
Nei miei sorpassi e nei miei affiancamenti, parlo con i miei corregionali Elena, Manuel e Sara, con cui scambio sempre dei bei incitamenti...
Parlo con Giuseppe (Panatone), con quella sagoma di Michele De Benedictis e molti altri...
In serata ci viene a trovare Riccardo Tordg con famiglia, suo figlio è un pò l'immagine riflessa del papà in miniatura, sorride, sostiene, salta...Riccardo dispensa birre a tutti gli avventori (peccato che in quel frangente ero troppo preso da correre! ) e mi becco il nickname di "Martello" per passare costantemente con discreta velocità dove è appostato.
La notte fa il suo ingresso e con lei un plenilunio davvero magico.
Inizio a battere un pò di fiacca, fortunatamente sono riuscito a mangiare la pasta...fredda ma va bene così...intanto, Alberto si è già fermato da un pò e Fausto Parigi si sta avvicinando, con lui costruisco un bel dialogo, corriamo assieme diversi giri, ci raccontiamo, ci sosteniamo, mi dice che devo crederci, che sto facendo una gran gara...Tiziano Marchesi non spiccica una parola, biomeccanicamente parlando è orrendo da veder correre, ma come dice Fausto e tremendamente redditizio..inizio a scendere un pò di ritmo e ogni ora mi fermo qualche minuto per riempire le borracce e fare un pò di stretching. Devo farlo, perchè il gran caldo delle prime 4-5h mi ha fatto sudare un bel pò...passo i 100k in circa 9h25' e sto bene...inizio a patire un pò di gambe e soprattutto una caviglia che sulla discesa dopo lo strappetto di inizio giro, ha preso un contraccolpo...
Stringo i denti e cerco ogni tot giri di fermarmi un pò, rifocillarmi e fare stretching.
Ogni tanto c'è della zuppa calda che fa bene al cuore oltre che allo stomaco...nei giri in cui mangio, cammino, perché ho paura di stare male di stomaco.
Sto ancora piuttosto bene, ma le gambe non vogliono sciogliersi...verso la metà della dodicesima ora, Fausto mi sorpassa nel kilometraggio, gli dico di andare...passo le 12h poco sotto i 121 km. Era il mio obiettivo di metà gara.
Nerino si ferma e mi dice di andare avanti che sto facendo la gara, Luca Sala mi chiede come sto...le gambe sembrano fatte di legno, ecco come sto. Nonostante avessi bevuto sempre...crampi folli
Ora servirebbe Claudio a darmi due colpi sulle cosce e a strigliarmi per farmi andare avanti, io invece faccio il giro per dietro e vado in palestra a farmi fare un massaggio...e intanto purtroppo gli altri macinano km...

 

 

24H DI CESANO BOSCONE: UN'ULTRA TUTTO PER TUTTO, SE STAI BENE, PROVA! (2.a PARTE)

Prima di farmi massaggiare, mi cambio completamente e sotto consiglio di Nerino, cambio nuovamente le scarpe. Metto le vecchie Wave Aero che tante soddisfazioni mi hanno dato e che ormai sono un tutt'uno con la sagoma del mio piede...
Le seconde 12h sono un party onirico, dopo una buona ventina di minuti di massaggi, mi riprendo un pò e ormai alla fine delle tredicesima ora, torno a correre...le gambe stanno momentaneamente bene e sfrutto il momento.
Faccio dei giri abb veloci, torno a superare un pò di gente, la temperatura è scesa in maniera importante...uno dei fattori dell'indurimento delle gambe è la grande escursione termica fra la partenza e la metà gara, una dozzina di gradi abbondante...
Le ore scorrono semplici, sparo 5-6 giri sotto i 6' o al massimo a 6' e poi ne faccio uno camminando per mangiare qualcosa...lo stomaco non è di gran aiuto, digerisce sempre con maggior fatica, le energie svaniscono con una velocità supersonica...bisogna nutrirsi con cura.
La sedicesima ora è molto difficile, rivedo Matteo Inchi in circuito, sotto lo sguardo solerte della luna...mi sento abbandonare, il corpo vuole fermarsi.
Non posso fare a meno di ascoltarlo, non vorrei, ma le pause continue per fermarmi a "preparare" il ristoro personale e a fare stretching sembrano attentati...oramai da diverse ore, chiedo in giro dell'acqua per allungare la Coca Cola o i sali...ho sempre una borraccia in mano...anche se la quantità di liquidi ingeriti è nettamente diminuita rispetto a prima.
Allo scoccare della diciassettesima ora, ho un blackout totale, giro dietro ai giudici e vado a riposare in palestra...mi butto per un pò...mi metto sopra il piumino e cerco di metabolizzare la fatica...mi fermo molto, circa quaranta minuti. Purtroppo i giri in quest'ora sono soltanto due, ma il collasso era dietro l'angolo, solo una strigliata pesante mi avrebbe fatto desistere da ascoltare il mio corpo.
Riparto il primo giro camminando con il piumino addosso, poi arrabbiato, mi sparo 6 giri a velocità importanti per avere già 17 ore di gara sulle gambe, in alcuni vado anche a 5'30" di media...alterno momenti di vivacità a momenti di declino, cerco di correre almeno 4-5 giri a buon ritmo e poi a mollare un giro in camminata mangiando...ora i giri lenti diventano anche due di fila, quando oltre a quello dedicato al cibo, c'è quello per lo stretching, servizi igenici e preparazione ristoro personale...
Ma almeno 5 giri buoni li porto a casa...da un pò Tiziano mi ha superato e in queste ore Michele Notarangelo mi sta prendendo e superando con un passo incredibile, sono quarto con Lorena Brusamento alle calcagna...ma proprio mentre mi metto a fare calcoli, arriva la seconda mega botta di sonno.
Mi demoralizzo parecchio, vedendo il posticino nudo, sono solo e ogni volta che mi fermo a riempire una cavolo di borraccia mi vien voglia di fermarmi di più...
Non voglio ascoltare di nuovo me stesso...gli integratori alla caffeina non sortiscono l'effetto sperato e io mi rifugio stavolta dove ci sono le brande.
Trovo sia Alberto Furlan che un signore di oltre 70 anni di origine indiana con una forza mentale incredibile, che sta facendo la sua ennesima 24h...chiedo alla ragazza che supporta Alberto di passarmi una coperta e mi metto a riposare.
Il cuore è in un loop strano, quasi aritmico...cerco di riposare bene e poi, dopo quasi 40 minuti saluto tutti e me ne vado...dico ad Alberto di ripartire anche lui, dico ai giudici della mia ripartenza e torno a girare...cerco sempre di alternare 4 giri di corsa ad uno di camminata con cibo...il modus operandi è questo e ogni tanto mi metto a fermarmi anche per il ristoro personale e per fare stretching...
Vedo un Tiziano Marchesi anche lui esausto, fermo ai box per un pò...le persone che hanno girato in queste ore sono decisamente poche...pian piano, avvicinandosi la fine di gara, parecchi tornano alla spicciolata...vedo Roberto che se la ride, è andato a dormire e non si è più svegliato, decidendo di fermarsi anzitempo, Beppe Panatone mi saluta, anche per lui la gara finisce con qualche ora in anticipo...ci si rivede alla prossima gli dico!
Oramai la lavagna fa spazio ai passaggi...ora, dopo la seconda pausa sonno sono sesto, anche Francesca, come un caterpillar, con 4 ore mostruose mi ha preso e superato.
Vedo un Matteo Colombo in palla che si sta avvicinando sempre più...capisco che sta risalendo prepotentemente.
Ogni tanto scambio parole con Lorena, Michele Benedictis e altri ultra compagni di avventura che trovo sul percorso...Mirko e i suoi discepoli dell'Emme Running, formano un gruppetto inconfondibile...in precedenza avevo scherzato con Mirko, dicendogli che le 60 maratone in 60 giorni che aveva fatto o gli erano di aiuto o lo avrebbero fatto arrivare un pò stanchino ...in queste ore correre costa fatica e nei giri che faccio, il respiro si fa quasi lagnante, per scaricare il dolore...
Ormai vedo la fine della gara, anche Marcello sta girando bene...io non vedo l'ora che finisca.
Nella ventitreesima ora vengo affiancato da Matteo, ci sosteniamo e corriamo insieme per 4 giri, fino alla fine della penultima ora. Becchiamo Fausto che mi dice che comunque sono stato bravo a non mollare...ormai la fine è dietro all'angolo.
Mi concedo un'ultima pausa lunga e poi, mentre Luca e Vito mi incitano e Marcello mi prende e supera, riparto per gli ultimi 4 giri per farli in progressione...l'ultimo lo corro molto sotto i 5' e riesco a fare anche un altro pò di giro. Finita. Ottavo assoluto, sesto uomo, ritocco bene il PB 24h, portandolo a 198,080k. Peccato per i duecento kilometri sfiorati, ma ora il mio cervello non connette nulla.
Lascio il segna posizione in legno sul punto e mi metto a camminare...
Arrivo al check point e ringrazio tutti, in particolare il gruppo di sostenitori/sostenitrici del primo gazebo, che ci incitavano ad ogni passaggio di fine giro, meravigliosi.
Saluto il sindaco di Cesano, che ho conosciuto in nottata, il presidente IUTA Gregorio Zucchinali che tanti apprezzamenti mi ha fatto (soprattutto nella prima parte ovviamente) e poi prendo la mia roba e me ne vado a dormire...sono devastato, rinco in stati assurdi...nemmeno l'Ultra trail più duro al mondo può ridurmi negli stati di una 24h, le gare lunghe eterne a circuito sono mentalmente pesantissime.
Dopo il riposo, io e altri 2-3 veniamo garbatamente mandati fuori. Vado a farmi la doccia con Michele, che è ancora incredulo dal fatto che gli hanno fatto l'antidoping e del suo terzo posto...ora pian piano ritorno alla vita, saluto tutti...viaggio di ritorno, lungo ma rilassante.
Ho fatto l'azione, non è andata in porto stavolta.
Mi servirà di lezione per la prossima volta...ora cerco di rimettermi in piedi per non saltare la festa Ultraberica della settimana dopo. Appena 6 giorni dopo. Pura follia.
Faccio fatica a camminare e fra meno di 6 giorni dovrei correre un Ultra Trail veloce di 65 km e 2500m di dislivello positivo!
Tutto fieno in cascina per le gare di aprile, quelle dell'Utwt, dove spero di raccogliere qualche soddisfazione...

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