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Trail Cro-Magnon 2015 (Distanza 120 km, D+ 6815 m)

Il Cro-Magnon è una gara di Ultra Trail che si svolge ogni anno sulle Alpi Marittime ai confini tra Italia e Francia su un percorso molto impegnativo che misura oltre 120 chilometri con un dislivello di 6.815 metri. Si parte da Limone in Piazza del Municipio e si arriva sulle coste francesi di Mentone.

La gara si è svolta sabato 11 luglio 2015 e a seguire riporto il racconto di Nazareno, da lui narrato sempre da Runningforum.it.

"L'avvicinamento al Cro è stato particolare: dopo il Passatore ho scaricato due settimane, poi ho ricaricato per le altre due-tre focalizzandomi molto sul tirare su dislivello positivo e ore sulle gambe...a parte un minitrail di 7k la settimana prima, nessuna gara medio-lunga messa in mezzo, solo ed esclusivamente allenamento
Arriva venerdì 10/7...mi sento bene, sveglia alle 5.30 circa e via in stazione, stavolta si va in treno e sarà lunga!
Arrivo a Limone, per un ritardo su un regionale Torino-Fossano, con circa due ore di ritardo...poco male son le 16.30 del pomeriggio e si sta bene...scendo in paese e vado a prendere il pettorale, controlli materiale e odg dell'organizzazione e poi su in palestra...appoggio le mie cose e mi intrufolo dentro qualche conversazione tra trailers del nord-ovest...da quel momento condividiamo tutto il resto del pomeriggio e della serata, che bello il trail, anche per questo
Dopo il primo giro di birra arriva l'ora del briefing, saluto Barnes, Virginia e Michele Graglia, poco dopo la leggenda...Marco Olmo!
Al briefing, vengono presentate le gare, con le modifiche dell'ultim'ora e poi la parola viene data ad un inedito Olmo, scherzoso e sorridente tende a precisare: "la gara sarà dura, i ristori pochi, farà molto caldo, portatevi più acqua possibile e non sprecatela...la gente sorridendo, ascoltando anche la traduzione francofona, forse non lo prende troppo sul serio...
Al rinfresco post-briefing succede un brutto imprevisto, un cameriere a servizio dell'organizzazione, viene colpito all'occhio da un tappo di prosecco che gli vola all'improvviso addosso...panico, vengono chiamati soccorsi, lo sfortunatissimo ragazzo viene coccolato e tranquillizzato da molti, mentre si aspettano i soccorsi...
Arriva l'ora di cena...pizza (sempre benaugurante... ),birra e dolce...dopo altri due giri di birra successivi si va in palestra...
Ci prepariamo torcia in mano o in testa, molta gente sta già a nanna
Ci siamo fra poche ore sarà CRO!!!"

"Arrivano le due e mezza del mattino...una selva di persone si affardella lo zaino, si mette il pettorale, prepara le sacche x Breil e quelle x l'arrivo...si inizia di sentire un po' di tensione...
Ho dormito davvero poco, l'andrenalino sale...cerco di star tranquillo...mi incremo, mi preparo pian piano tutto...mangiucchio qualcosina e poi giù in piazza...
L'atmosfera è fantastica! Il piccolo borgo di Limone è vivo, nonostante l'orario, da personaggi particolari, sembrano quasi dei guerrieri di altre epoche...bastoncini, sacche idriche, borracce, frontali accesse e non...passo le mie due sacche ai camion...quello x Menton mi fa una battuta e mi dice: "Vuoi venir su anche te?! E io scherzando..."No, no...chissà forse ci arrivo prima io in Costa Azzurra!"
Colazioniamo, tra fagottini, crostate alla frutta, tè e caffè...tra una battuta e l'altra sono già le tre e mezza! è l'ora della punzonatura!
Passano i minuti, aumenta la tensione...prima che mi accorga lo speaker fa già il countdown!!!
Sono a metà a gruppo, ma non me ne preoccupo, si parte!
Partiamo e io sto da dio, supero in un km di tutto il plotone che partiva davanti a me e raggiungo la testa della corsa...
Qui inizia un dialogo a cinque con Pablo Barnes, Michele Graglia, Max Tagliaferri e Pablo Criado...i km passano e noi parliamo parliamo...
Dietro di noi altra gente tosta, Luca Arrò, Fabio Cavallo e Paolone Rovera e i primi del Marguereis...
Dopo un'ora e mezza assieme, io tiro una bella scivolata sull'erba bagnata, la visibilità al crepuscolo non è delle migliori resto io, poco avanti Rovera e un altro atleta poco dietro di me...pur essendo abbondamente sopra i 2000m per circa trenta km, le sensazioni sono ottime, il viaggio sta andando alla grande, il Parco del Marguereis è un paradiso in terra..."

"Il Parco del Marguereis mi lascia senza fiato, vedo due rapaci splendidi che varcano traiettorie incredibili...sono lì immerso in un'alba dalle mille sorprese...prendo un ritmo regolare, mi godo il panorama, le sensazioni sono ottime...il terreno è tecnico: pietraie, lastre di pietra, pendii ripidi sassosi ed esposti, ghiaioni...passo al rif. D. Barbera 12.o assoluto, mangio e bevo bene, riempio le borracce e dietro di me sento e intravedo qualcuno che prende la mia scia, che cerca di tenere il mio ritmo...è Fabien, il primo del Trail del Marguereis, l'80 km che si corre in contemporanea al Cro...
Passiamo tra i masi un bella sequela di mucche che mi fissano e a malapena mi fanno passare sullo stretto single track...una cartolina da immortalare con gli occhi!
Arriviamo in zona Fort Pepin, prendo un po' di vantaggio rispetto al "compagno" di avventura e schizzo in picchiata verso Tende...i primi km sono veloci e facili, nel mezzo discese boscose e pietrose difficili...dopo un bivio sono solo, non vedo fettucce da un bel po'...ho paura di aver sbagliato percorso, aspetto Fabien e proseguiamo...Tende e a pochi km! Pietre e pietre tra i tornantini, si sentono le voci, si vede il paese in tutto il suo splendore....arrivati!!!
Dopo circa 47 km, mi sento fresco e ancora in piene forze...sono le 10.40 del mattino circa e il caldo non si fa ancora sentire..."

TENDE-BREIL: Viaggio all'inferno della Val de Roya

"Dopo il ristoro ci infiliamo sulla strada e poi nel boschetto che si inerpica abbastanza dolcemente, incontriamo e superiamo un trailer che si sta allenando, fa un po' di strada con noi e lo salutiamo...in discesa le gambe vanno ancora alla grande e facciamo un bel po' di strada a buon ritmo su continui saliscendi...
Dopo alcuni km la strada spiana, nuova discesa devasta-piedi sulle pietre e scendiamo...c'è una fontana segnata da roadbook a La Brigue, ci fermiamo alla fontana come fosse la manna dal cielo, beviamo, riempiamo quello che avevamo svuotato in non più di 5-6k da Tende, alcune donne ci incitano e dicono che compresi noi saranno passati non più di una decina...
Continuo a tirare...stiamo bene, ma inizia a fare caldo...troppo caldo!
A mezzogiorno inizia l'inferno, la testa inizia a sbarellare...inizio dentro di me a fare calcoli assurdi...a che ora arrivo a Fontan?!!! Voglio il ristoro, Voglio il ristoro...
Il ristoro, non tanto x mangiare e bere, bensì come segno che sto andando avanti...che sto mettendo strada dietro di me nonostante l'inferno che sto percorrendo...
Percepisco sempre più un calore profondo, nelle gambe, nella testa, nel torace...
Questo pezzo del percorso è suggestivo, ma quasi sempre esposto al sole, terribile da sopportare, saliamo e scendiamo, risaliamo e riscendiamo...sulla discesa che porta a Fontan prendiamo uno del Cro, lo superiamo a velocità doppia, è italiano e mi chiede: " Dov'è il ristoro???" Mi dice che è alla frutta e non sa se dopo Fontan ripartirà...
Un Suv con due italiani anzianotti mi ferma chiedendomi se sul percorso ho visto un atleta italiano in difficoltà, gli dico che sarà a un km circa dietro...siamo a Fontan, distrutti!
Fabien mi ringrazia dolcemente per il "lavoro" fatto, sono ormai 35 km che viaggiamo quasi sempre assieme...
Al ristoro due gentili signore francesi ci mettono a disposizione ogni cosa che c'è sul banchetto...ma io di solido complesso non riesco a mettere più giù nulla, solo frutta, gel e liquidi...manco le barrette riesco a mangiare e sarà così fino a Menton...
Ripartiamo fra qualche chiacchiera trafelata e non...dopo qualche km lascio Fabien che prosegua del suo passo...a lui mancano non più di 15 km per finire e vincere la sua gara...io inizio a soffrire, il caldo è estenuante, la salita da compiere sembra la parete nord dell'Eiger pazzesco...ci metto molto a scollinare, arrivo in una zona brulla, pietrosa, piena di fonti...in una di queste "mega tinozze" becco Criado cotto che si sta rinfrescando e mi dice che ripartirà tra poco...
Io sto boccheggiando, sfuriando con tutta la forza che mi resta in corpo...è l'inferno in terra, robe da star male, tanto male, il secondo del Marguereis mi passa sulla discesa che porta allo splendido paesino di Saorge, io mi fermo ad ogni fonte a rinfrescarmi, riempire e bere...non ne posso più...arrivo a Saorge, il tipo dell'organizzazione sbaglia indicazioni...mentre Criado va nella direzione giusta, io mi faccio un tour di Saorge inutilmente
Torno indietro, quello dell'organizzazione mi dice che correvo troppo forte per riprendermi e indicarmi la giusta strada...io bevo alla fontana e con un'occhiatina lo mando un po' a quel paese...scendo verso il fiume...dall'incaxxatura riesco addirittura ad addentare una barretta e con enormi sorsate a buttarla giù...cado con i piedi nel fiume, fra gli applausi dei bagnanti...me la rido su e vado avanti...
Chiedo a un francese dell'organizzazione quanti k mancano x Breil e lui mi risponde..."Diesci kìlometri..." Aaaaazzzz 10k ancora????
La situazione è critica, molto critica, il caldo non è più tollerabile....ma dentro di me combatto, devo farcela...iniziano le bastardissime frecce con indicazione "Breil", intravedo negli spazi delle radure i primi cenni di civiltà...mi dico, "Caspita sono vicino"...invece ne mancheranno ancora 8 di km e molto D+ che non era segnato sul roadbook semplificato...passo un ruscello meraviglioso, con i suoi luccichii, mi ci butto dentro la faccia, le braccia, ne bevo un po' l'acqua...della serie "Natura salvami tu!"
Il cervello parte per la tangente ogni qualvolta la strada si impenna nuovamente...quando si scende cribbio x Breil?? Quando?
Mi premio con i sali che tengo contemporaneamente con un bastoncino nella mano destra...riacquisto un po' di forze e sulle discese corro anche...passano le 16, arrivano le 17... Inizia la pietraia assurda per arrivare in paese...i piedi scottano, sono disintegrati, come le povere Helios che dovrò cambiare a Breil con le molto più prottetive Cascadia...era tutto calcolato almeno in fatto di scarpe, ma di caldo no, non così almeno...
Arrivo a Breil poco dopo le 17, fra gli incitamenti e gli applausi, passo il checkpoint decimo e d.e.v.a.s.t.a.t.o., ora il primo compito e ripigliarmi x poi vedere in che condizioni proseguire, Criado mi saluta e mi chiede se vogliamo proseguire assieme...io gli dico: "Mi fermerò ancora un bel po'..."
Arriva Fabien, mi dice che ha vinto la sua gara con un sorriso a 32 denti e io gli faccio i complimenti, lui me li fa a me ringraziandomi x il quarantino fatto assieme...
Non riesco a mangiare nulla di complicato...bevo follie di liquidi, riempio tutto, mangio kg di anguria, mele e banane, prendo un salvifico brodo che mi salva lo stomaco...mi lavo con le spugne, mi cambio calze e scarpe...
I miei piedi hanno un aspetto a dir poco terrificante, ma chissene...
La gente che si prepara per il Trail della Riviera, che partirà alle 18, ci applaude e ci guarda sbigottita, a Breil c'è un sacco di gente del Cro, ma se sono decimo com'è possibile???
Sono quelli del primo pullman di ritirati...una valanga vera e propria di gente sfinita dal caldo e dalla durezza del percorso...
Pian piano mi riprendo...forse il peggio è finito!"

BREIL-MENTON: La metamorfosi del dolore, la testa dice si (parte 1)
"A Breil nonostante siano le 17.30 passate, fa un caldo torrido, questo bellissimo borgo affacciato sulla Roya è tanto bello quanto caldo
Criado mi fa cenno che parte e mi dice:"Dai che mi riprendi!" Io lo guardo e lo vedo molto più fresco di me, non penso di ribeccarlo mai più...
Io continuo a sistemarmi, a prepararmi psicologicamente a quest'ultima botta di 40k...
Faccio un ultimo giro di frutta e liquidi e poi riparto...riparto camminando, pian piano, la gente in attesa della gara delle 18, ci sostiene e con lo sguardo ci segue, io immergo i miei occhi nella Roya...farei un bagno dietro l'altro, in quelle acque fresche dal color smeraldo...
E invece proseguo, sono stranito, distrutto...corricchio e cammino sulla prima rampa sterrata, mi ritrovo in un dedalo di strade asfaltate e non capisco dove continui la gara...scollino la collina sopra Breil, ma non ci sono fettucce da secoli, torno indietro, chiedo info nessuno sa di sta deviazione, vedo le fettucce che tornano verso il paese e le seguo...ennesima strada inutile
Sono passati oltre 20' dalla ripartenza e non so dove caspita devo girare...trovo un ragazzo molto gentile, che mi riporta sul percorso giusto, dice che stavo seguendo le fettucce della 40 che dall' inizio al ricongiungersi con il Cro fa un pezzo in paese...ma caspitaaaaa!!!! E dirlo, no???!
Sono ormai le 18 e qualcosa e appena torno sul percorso giusto, arrivano da tutte le parti quelli del Trail della Riviera, che mi superano a destra e a sinistra...resto con le retrovie...faccio amicizia con una coppia, la donna mi chiede da dove vengo e mi dice: "Ah, Trieste, che bella città, ci vive mia sorella da anni..." Da allora per diversi km ci faremo compagnia...
Dopo qualche k di salita, la strada spiana, inizio a correre, le gambe vanno alla grande, supero diversi neo partiti e dopo alcuni k corsi bene, inizia la salita di Piene Hâute...l'inizio è tosto, chiedo alla signora di prima che mi sta poco dietro di prendermi dallo zaino la borraccia con i sali...bevo e vado su tranquillo, mi faccio superare da alcuni della 40...
Arrivo in cima, nel abitato di Piene Hâute, due bimbi in bici e una coppia mi dicono: "Bravò!"
La coppia prende il mio numero di pettorale e mi dice che dovrei essere nono, mi bagno in fontana, riempio tutto, il buon uomo mi dá anche un pò di C. Cola...saluto tutti e ringrazio...vado! Una coppia di anziani mi chiede se arrivo da Limon, sorridendo...
Mi sento bene, il primo pezzo di asfalto lo corro, poi la strada si impenna e torno a camminare...dopo un po' si scende per davvero, le gambe si fanno leggere, inizio a correre prima sull'asfalto e poi la strada ritorna su una carrareccia...in progressione inizio a aumentare...farò 4k in meno di 18'...le gambe girano da paura, in questo tratto che porta a Sospel supero una trentina e passa di persone, a 3 km dal checkpoint riprendo Criado a velocità doppia, anzi tripla...lo saluto e lui risponde appena, è stracotto e va avanti camminando...capisco di essere ottavo...continuo a correre, poi negli ultimi due k alterno camminata a corsa sull'ultimo pezzo erboso prima di raggiungere il centro di Sospel...torno a correre sul vialetto che dá al tendone del ristoro-checkpoint...tra gli incitamenti passo il controllo e mi tuffo letteralmente sulla frutta e i liquidi...siamo al 98.o km ora ci sarà bisogno solo della testa per arrivare in fondo!"

 

SOSPEL-MENTON: la metamorfosi della fatica, la testa mi porta al traguardo (parte 2)
"A Sospel, fa ancora molto caldo, nonostante siano da poco passate le 20...questo caldo mi nausea, devo bere e mangiare quello che riesco, cioè frutta a volontà e bibite zuccherate...mi faccio riempire le borracce dalle volontarie, intanto mi stravacco su una delle sedie di plastica presenti al ristoro. Alcuni partecipanti italiani della 40, si avvicinano e mi chiedono da queste ore sono sulle mie gambe e come sto...Io gli dico che sono partito alle 4 del mattino da Limone, che sto abbastanza bene e che terrò duro in questi 24 km circa che mi separano dal traguardo...
Faccio un po' di stretching e dopo 10-15' fermo al ristoro riparto...cribbio non sapevo (all'ultimo ristoro lo saprò...) che ero a meno di 10' dal settimo, il francese Spies, molto forte in discesa...lui però si era fermato pochissimo a Sospel, quindi già alla ripartenza lo svantaggio si è dilatato...
Una buon anima di signore del torinese che corre il Trail della Riviera, mi prende dallo zaino la frontale, fra un po' ce ne sarà bisogno!
Con lui faccio la prima rampa su cemento per uscire dal paese, scambio due chiacchiere e quando la salita inizia a farsi più ripida, inizio ad aumentare il ritmo...supero due francesi, sempre della 40, che mi stanno leggermente avanti...
Salgo bene, molto bene, ogni tanto pure corricchio...dopo una larga carrareccia, entriamo sul single track che ci porta a Col de Ferret, supero ancora qualcuno...bevo mi alimento...nel frattempo penso a un sacco di cose: a mio nonno (a cui vorrei dedicare questa piccola impresa...) alla Grecia e ai suoi casini, a cosa stanno pensando i miei amici che mi stanno seguendo al liverace, ovviamente alla mia ragazza e a un sacco di altre cose...
Siamo al crepuscolo, scollino il Col de Ferret e dopo un sorso e una rinfrescatina alla fonte, mi fiondo in discesa...dopo un km e poco più il sentiero torna a salire...prendo un ultimo gel, dò un occhiata al roadbook, torno a premere sulle gambe e sui bastoncini...prendo una coppia di francesi del Trail della Riviera, che mi chiedono se siamo sul Col du Razet...io annuisco e mi butto corrichiando sulla pietraia...alcuni km corrichiando e camminando su continui saliscendi sulle pietre...dopo colle bassa, intravedo la sagoma di Col du Berceau, inizia una salita regolare e continua...dopo un po' scorgo delle sagome che si abbeverano su un banchetto, siamo all'ultimo ristoro...mi dicono che chi mi precede ha 20-25' di vantaggio su di me...bevo acqua, aranciata e C.Cola a bomba...mi riempio le borracce per l'ultima volta e comincio l'ultimo strappo...mezzo km brutto, ripido ed esposto...scollino e sotto di me vedo le luci di Castellar e ancor più in là la meta: Mentone!
Il primo pezzo della discesa per Castellar è pazzesca, pietre mosse di grande formato, il sentiero è esposto, a pochi cm ci sono centinaia di metri di scarpata
Io me la corrichio, aiutandomi con i bastoncini, vedo altri della 40 che mi sono davanti, sempre più vicini...ne supero altri...dopo 2-3 km in cui rischio i crampi diverse volte, il sentiero si fa un pelo più corribile, proseguo verso est e mi immergo in un boschetto fitto...scivolo, senza danni, su una pietra mossa, proseguo imprecando...
Dopo alcuni minuti mi trovo su una strada isolata...scendo correndo bene per un po'...arrivo (oui!!! ) al centro di Castellar, un gruppo di persone mi incita e una ragazza mi dice che mancano 4k all'arrivo...si riveleranno 5 o 6 in realtà
Inizia un continuo susseguirsi di pezzi di strada e di carrareccia, poi il percorso prosegue costeggiando un recinto, su un sentiero largo...sto sentiero non finisce più...vedo l'ora, è mezzanotte...quando arriverò??!
Altri scalini, altre pietre (anche qui...evvai! ) finisco in una stradina e poi su delle scalette, giro attorno la statale e mi butto sulla strada...ancora una salita, l'ultima spero!
Cammino, una donna sorridendo mi dice che non mancheranno più di 2k...stacco il cervello, i piedi sono esausti, le gambe pure, la testa è al limite...discesa, e poi scalini...arrivo nella parte alta di Menton, sento brusii, voci...giro tra le scalette, prendo un altro corridore della 40, più cotto di me...ancora un scalinata...da sopra vedo un drappello di quarantisti che sta andando verso la spiaggia...scendo pure io, primo sotto passo, un signore molto gentile mi indica dove scendere...secondo sotto passo...mi dico:"Dai è finita!"
200m indica la freccia rossa con la scritta "Cro"...
Premo sulle mie povere gambe, qualcuno applaude, qualcuno mi guarda compassionevole con lo sguardo...vedo l'arco dell'arrivo, passo la curva, passo l'arrivo... ottavo assoluto ed è FINITAAAAAAAA!!!!!!!
Lo speaker annuncia il mio arrivo, l'organizzatore-presidente storico del Cro mi abbraccia dicendo che ho fatto una gran gara...io sono disintegrato, capisco poco o nulla mi avvicino a piccoli passi al ristoro di fine gara. Mi danno la tanto anelata maglia da Finisher, poi un volontario mi chiede cosa voglio mangiare...io non mangio altro che frutta da almeno 12h, gli chiedo una pasta in bianco col parmigiano...
Mi bevo una-due-tre-quattro birre... mi metto a parlare con Luca, arrivato quarto pari merito, scambiamo le nostri impressioni, con quelli della quaranta...nel frattempo ci metto un'ora a mangiare un piatto di pasta, ho la bocca e la gola secche come il deserto dell'Atacama... vado a farmi la doccia, assieme a me un manipolo di quarantisti e di ritirati del Cro...mi cambio, mi metto la maglia da finisher, tiro fuori il sacco a pelo su una sdraio e a nanna! L'indomani sarà tostissimo, per tornare a casa ci sarà un viaggio e da fare, un'altra avventura in un certo senso... ancor prima, attivando il roaming, avevo ricevuto tutti i messaggi e tutte le manifestazioni di affetto di chi mi vuole bene, chiamo Marta, le dico che sto bene e che domani sarà lunga...
Altre birre all'indomani, progetti, chiacchiere fra trailer...parto da Ventimiglia per un viaggio infinito, sono stanco morto, ma mi sento soddisfatto di me stesso, mi sento pieno di emozioni e sensazioni da condividere...grazie Cro, in tutta la tua durezza e lunghezza, sei stato un grande viaggio!"

 

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