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L'EVENTO

L´Ultrabericus è una competizione affascinante che parte e arriva nel centro di Vicenza, in una delle più belle Piazze d´Italia (Piazza dei Signori). Il chilometraggio non impossibile e il dislivello non esagerato rendono questa gara perfetta per iniziare la stagione al meglio. Il tracciato interamente ricavato su single-track, sentieri e carrareccie, disegna un ipotetico anello percorrendo il periplo dei Monti Berici passando per Torri, Pianezze, Villabalzana, Nanto, Mossano, Villaga, San Donato, Pederiva di Grancona, San Gottardo, Perarolo, Arcugnano. 65 km e 2500 m D+ su un percorso molto veloce e corribile con continui saliscendi, senza dislivelli importanti, ma certamente impegnativi.

Altimetria del percorso
Tracciato

ULTRABERICUS 2016: HELL'S BERICUS TRAIL, SOPRAVVISSUTO E SODDISFATTO (IL RACCONTO DI NAZARENO)

(Fonte sito Runningforum.it)

 

Parte I
"L'Ultrabericus è la classica di marzo per gli ultra trailer di mezza Italia e non solo. L'Ultrabericus è molto spesso, per i neofiti del mestiere, la prima Ultra green in carriera. L'Ultrabericus è la festa berica, aspettava solo che un giorno Pollo e soci si cimentassero con successo ad organizzarla Questa è stata la mia terza volta fra i Berici e ogni volta è stata un'esperienza differente, emozioni, fatica, caldo...e quest'anno tanto tanto caldo Il trio dei No Normals, pieno di speranze e avido di sentieri, si mette d'accordo di fare trasferta comune. Qualche giorno prima si paventa la possibilità di andare in macchina facendoci accompagnare da Marta. L'idea piace, la levataccia resta, ma non così traumatica e alle 6 e qualcosa del mattino, la carovana con Rigo, Gabry e Naz parte alla volta di Vicenza! Discorsi che spaziano dallo sportivo al metafisico e oltre e dopo una colazione in autogrill, ci si avvicina a Vicenza...usciamo dall'autostrada e in men che non si dica, rischiando di perderci un paio di volte, entriamo al parcheggio Verdi, a due passi dalla stazione. Ancora assonnati ci incamminiamo verso il ritiro pettorali e man mano che ci avviciniamo al Patronato, una quantità sempre più nutrita di gruppetti di trailers si indirizzano verso lo stesso punto. Alle 8.45 siamo in Patronato a prenderci il pettorale e a irridere le nostre paure con battutine e trailminchiate, salutando Cheraz e Cavallo marchiati ad S dalla testa ai piedi... usciamo in piazzale per un po' e dispendiamo saluti a destra e manca, fra la selva di impossessati troviamo il buon Paolo che sto allenando con piacere da un annetto, Ivan Geronazzo e Fabio Di Giacomo...intravediamo un concentrato Pajusco, un silenzioso Menegardi e il lupo Ludovisi...i minuti passano veloci, io e Gabry ci cambiamo mentre un sacco di gente va e viene per lasciare i bagagli personali, nel frattempo scambiamo qualche chiacchiera con il buon Inchi, in veste da trailer pacer per amore e per le 9.25 siamo praticamente ready! Ci siamo, dopo una doverosa pausa water ci accingiamo ad andare verso il centro...una montagna di trailers in fila per la punzonatura è quello che scrutiamo mentre entriamo in Piazza dei Signori. Azz...quanta gente! Quasi 1000 partenti per l'integrale e un centinaio di prime/i staffettiste/i, tutti in fila per farsi leggere il chip...la partenza è sempre fra le migliori che ricorda, faccio slalom fra un tumultuoso nugolo di braccia, gambe e zainetti, perdo di vista Gabry e Rigo, saluto Paolo e mi avvicino alla testa della corsa in partenza...saluto il buon Raffaele, conterraneo carsico e tante volte sui Berici pure lui e dopo aver scambiato due parole con Matteo (Lucchese), si parte! Saluto nel frastuono del primo km tutti i viandanti presenti in centro storico e mi metto dietro a Giuliano e a Matteo, poco prima saluto l'amico Ricky che parte a canna il primo km e poi non vedo più...la prima rampa mi viene talmente facile che non sembra nemmeno in salita, nel frattempo, con Giuliano, sopravvengono anche Marco Pajusco e Fabio e iniziamo un bel dialogo a 3 per i primi km...fra salitine e discesette, si parla di MDS imminente e di gare a breve in programma (per me e Fabio, Milano Marathon)... Al quinto km finalmente intervengono Rigo e Gabry, il primo fresco e concentrato, il secondo un po' meno fresco e battagliero...li saluto e facciamo un po' di strada assieme...la media è folle, passo il sesto k in 27' circa...capisco che devo gestire sennò mi ammazzo ...percepisco che farà caldo e anche tanto...dopo quasi 3/4 d'ora di gara, mi porto dietro 2-3 buoni trailers che conosco di fatto e di nome...Alberto Merlo, Marco Mengozzi e il buon Luca Moro...i km passano e in men che non si dica, scambiando due chiacchiere con Marco, mi ritrovo al primo ristoro delle Torri di Arcugnano...12k circa in 55', lasciamo perdere che è meglio... "

 

Parte II

"Scesi gli scalini e arrivato al primo ristoro, mi fiondo su due pezzi di banana e un bicchiere di acqua mista sali, saluto i volontari e assieme a Marco usciamo dal paese...iniziamo a vedere le prime immancabili e preziosissime penne nere che vigileranno su tutto il percorso di gara
Dico che di questo passo la finiamo in 6h20-30', anche se il caldo potrebbe ridimensionare e di non poco tutto il progetto...e infatti sarà così quasi per tutti...rientriamo sullo sterrato attraversando i campi che costeggiano il lago di Fimon. Davanti vedo uno staffettista alto e muscoloso in tenuta da triathleta e il mio amico Gabry...dopo un paio di km fra su e giù vari, arriviamo alla salita di Villabalzana e qui capisco che posso ambire davvero a far una bella gara...carburando in alternato camminata veloce e corsa, supero due staffettisti e prendo il buon Gabry, nel frattempo scruto all'orizzonte la sagoma del lago e percepisco il dislivello che stiamo mettendo sulle nostre gambe, mi ricordo di prendere ad inizio e a fine salita il mio primo gel e si rivelerà salvifico...perdo di vista Marco e nel frattempo si fa sotto Alberto, famoso perché quando ne ha corre tutte le salite roba da non credere...ancora me lo ricordo al Glory Trail, quando macinava praticamente tutti sulla prima salita verso il Grappa...
Dopo aver scollinato, resto con Gabry e in discesa dopo un poco ci riprende Marco...finalmente il contesto diventa perlopiù boscoso, l'erba cipollina e le primule ci fanno visita in un andirivieni di colori e odori...manca poco al secondo ristoro, passati 20k raggiungiamo un runner zoppicante e sofferente, da non credere è proprio lui, Matteo Lucchese...
Lo saluto in corsa, dicendogli di rimettersi e gli dò un arrivederci alla prossima Ultra, lui ci dice che siamo a ridosso dei 10 e di continuare così...nei km successivi praticamente creiamo un trenino di 4-5 unità, rincuoro Gabry dicendogli di tenere e che stiamo facendo bene...svoltiamo ancora due volte e dopo una breve salita con penne nere salutanti e che saluto e un po' di bosco con sali e scendi, raggiungiamo il secondo ristoro: la Torretta di Nanto...è mezzogiorno, fa un caldo bestia e tutti ci fermiamo ad abbeverarci come pazzi, butto giù frutta in quantità pure a questo ristoro e riempio la borraccia...riparto dietro un paio di atleti ripartiti subito e torno a correre in bella spinta, nella prima parte di questo tratto si torna a salire e la percezione di calore si fa intensa, il calore è fattore costante ad ogni passo...il percorso è bello e vario, da qui all'eremo ce ne sarà ancora un bel po' di strada...perdo di vista Gabry e Marco e da qui in avanti inizio un dialogo a due per diversi km con Alberto, gli dico che mi ricordo di lui dal Glory e proseguiamo assieme, alcuni spettatori improvvisati su un sentiero ci dicono che stiamo andando bene e ringraziamo, io scherzo dicendo che lui mi spinge in salita e io lo spingo in discesa, ne becchiamo altri, anzi più altre che altri, su una palestra di roccia naturale che ci salutano...i km passano e le frastagliate rocce sulla discesa che porta sulla strada asfaltata non sono molto lontane...sull'ultima salita prima del passaggio, si paventa un'impossessato in maglia verde X-bionic che passa prima Alberto e poi si attacca a me, nel frattempo superiamo uno dei primi "cadaveri" e per mezzo km proseguo con un Ivan Zufferli in grande spolvero, ci scherzo su, lo vedo bene e lui dopo aver parlato dell'S1 per un attimo, ritorna alla gara e mi dice che oggi si sente in vena di fare da jolly e bastonare gente forte, io gli dico tanto di cappello Ivan vai che è meglio...sulla discesa successiva di Ivan non c'è più traccia, io mi fermo in pausa pipì a bordo sentiero e momentaneamente mi passa Alberto, che riprendo subito dopo...subito come un siluro appena sputato da un sommergibile sovietico, ci passa in un sol boccone Luca Moro, anche lui in giornata...mi metto dietro per un po', poi proseguo del mio passo...iniziamo il tratto panoramico che ci porta alla discesa in paese, una fontana monumentale dove scroscia acqua a gran forza è il miraggio che volevo vedere, mi ci butto sotto la testa e ne bevo una sorsata...dico ad Alberto di fare lo stesso, il caldo ci sta ammazzando, sono circa le 13, abbiamo oltre 32k sulle gambe e ci aspetta la salita all'eremo di San Donato tutta esposta al sole battente me la prendo con calma, mangio mezza barettina al cocco e butto giù acqua e sali...mi bagno la testa, prendo Alberto, che intanto mi ha superato, come punto di riferimento...continuo con il mio schema, camminata veloce alternata a corsa su tutte le salite più dure...prendo un po' di terreno a due che ci sono davanti e Alberto non riesce a prendermi altro vantaggio, bene!
Dopo i filari, il caldo si fa insopportabile, folle per essere appena il 19/3, dopo alcuni strappetti arrivo a scorgere l'eremo...mancheranno 5-6-700 metri?! Aumento un po' il ritmo sul tratto in falsopiano e mi avvicino al terzetto che ho davanti, iniziamo a vedere sempre più gente, ci siamo! La scalinata dell'eremo è a poche centinaia di metri, scherzo con i ragazzi del 118 che mi dicono di correre sul pezzo più duro, io cammino per un attimo, andando più forte di quelli che mi precedono correndo...fra due ali di folla arrivo all'eremo, siamo uno di fila all'altro...fra la folla assiepata sugli scalini mi saluta SuperLisa e Michele che mi grida tutto il suo tifo...al ristoro bevo tutto, tutto e di più, peccato con non veda la birra...proseguo con il mood frutta olè, mi bagno la testa con l'acqua, riempio la borraccia sempre con acqua e sali e mi concedo un pezzo di crostata, scambiando due chiacchiere con Max Gostoli, scorgo un affranto Giuliano seduto per terra...capisco che le vittime del caldo e di questo percorso spacca gambe saranno tante, anche fra chi tira davanti...saluto i fantastici volontari e la ciurma di gente in festa e riparto...con me Max e Luca...ora inizia la gara nel suo vivo più profondo..."

 

 

Parte III

"Dopo l'immancabile palestra di roccia sopra l'eremo, colorata da fotografi, supporters e arrampicatori, il caldo è irruento, cattivo a tal punto da farci maledire la prima salita, manco fosse il Mont Ventoux, vedo davanti di noi un Alberto ancora in palla in salita...arrivati in cima, il tratto che ci porta a Valleverde è bello ma particolarmente esposto al sole, tanti prati, qualche salitella e ancora campi ...arrivati in un piccolo borgo, io e Max ci immergiamo la testa su una fontana, lasciando passare Luca che ci stava appena dietro...Tra falsopiani vari e successiva discesa in asfalto bella ripida, riprendo Alberto e lo supero, davanti avere un metronomo come Luca Moro è una sicurezza finito l'asfalto, comincia una delle salite più dure di tutta la gara, il canalone...la distanza accumulata è già distruttiva, praticamente una Mara...e inizia una salita a strappi, dove il sole picchia a bomba, scavata in questo canalone di roccia...mi ricordo di aver patito le pene dell'inferno due anni prima e allora, conscio del buon stato delle mie gambe e di una più che soddisfacente tenuta in salita, alterno camminata a corsa...tecnica redditizia e non sfiancante, riesco a bere spesso e a mangiami quella mezza baretta al cocco che avevo dalla salita dell'eremo...percepisco che dietro di me sia Max sia Alberto hanno preso tanto, io prendo come riferimento Luca e iniziamo a superare qualche "cadavere", sfrutto il mini single track che staglia ogni tanto fra il canalone e il burrone sotto, è la parte maggiormente corribile e morbida...Dopo 2 km di salita, un senso di semi smarrimento mi pervade il cervello e come se non bastasse, un Sartori in super rimonta ci prende, non bellissimo da vedere, ma in salita è un caterpillar Dopo il tratto di bosco, arrivati sulla carraia che ci porta ai piedi del paese, perdo contatto un po' da Luca e Sartori...li vedo sempre più piccoli, svoltiamo dietro ai filari e io stupidamente, non vedendo una fettuccia, ai filari ci finisco dentro manco dovessi vendemmiare Ritrovo la strada giusta e mentre svolto per andare al penultimo ristoro, mi sorride Mattia Depaoli, anche lui in rimonta...lo tengo dietro e sulla rampetta d'asfalto lo stacco...arrivo a Grancona parecchio esausto, mi sincero con i volontari di stare fra i 15, gli dico che fa una caldazza torrida, ma penso che lo sapranno di lì a poco anche le pietre...arance e banane a volontà, riempio per l'ennesima volta la borraccia e mi bagno...nel mentre arriva Mattia, lo saluto e riparto...a conti fatti, il grosso del dislivello di tutta la corsa è già portato a casa e mi ricordo che questo è il tratto più veloce in questo verso...inizio a carburare e per qualche km mi sento libero e solo come non mai, verso il 47-48.o mi prende Mattia, parliamo un po', mi dice che si ricorda di me dalla bella gara che avevo fatto al Trail della Bora e gli dico che anche oggi non sta andando affatto male...è molto in palla e dopo un po' mi stacca, io avanzo del mio passo, i tratti di attraversamento stradale sono sempre presidiati da dei fantastici alpini che con il loro "Te Son ben/Te va ben", danno una gran forza...Arcugnano e lì a pochi km, dopo aver superato alcune proprietà private, si ritorna in bosco, frastagliato e poi di nuovo fitto...ritornano i colori e gli odori di inizio primavera, fra sassi esposti e radici, questo pezzettino me lo ricordo bene, ero caduto due anni prima con annesso dito tagliato...Ormai sono 52-53-54k...nella solitudine che si è creata, tengo ben a mente ciò che devo fare e portare a termine...A un km dall'ultimo ristoro, vedo un runner che nella canicola primaverile si barda di giacca rossa e ha una bruttissima cera, è Rigo speravo di vederlo sul podio o almeno fra i 5, ma è bianco cadaverico e quando ci salutiamo, farfuglia cose a caso riguardo al freddo e a quanta sete ha, mi chiede quanto manca al ristoro e gli dico che mancano poche centinaia di metri...Scendo verso Arcugnano e appena sceso, un gruppo di supporters locali, mi salutano calorosamente, uno pensa di conoscermi e mi saluta con simpatici epiteti in dialetto locale la strada asfaltata per arrivare in piazza non finisce più e dopo aver salutato un po' di gente che applaude ai passaggi, arrivo all'ultimo ristoro/checkpoint. Dopo circa 5h45' di gara, ne mancano ancora 9, ho ancora la forza di scherzare con i volontari anzianotti e simpaticissimi del ristoro, uno mi chiede da dove vengo e tra una parola e l'altra mi fiondo su frutta e liquidi. Uno dei signori mi dice di vedermi bene e che sull'ultimo tratto avevo un ottimo passo, uno dei migliori ahahahah io gli dico che avevo fretta di andare al ristoro...riparto sulla rampa tosta che si inerpica subito dopo...in cima alcuni volontari sostengono con applausi e incitamenti...inizia un bel tratto corribile e veloce...scendo verso il parco che si attraversa sempre al Bericus, in tutta la sua lunghezza...non vedo l'ora di arrivare, ormai corro da 12 errotti k da solo...mi autoincito e perseguo nella fatica! Sul curvone prima di ritornare in bosco, trovo un gruppetto stranito di camminatori in stile nordic walking che a fatica riesco a evitare e non saranno gli ultimi...dopo aver attraversato fra i campi il pezzo più fangoso del Bericus, una gatta tartaruga, dal pelo multicolor, che involontariamente mi indica la strada...lo strappo è duro e appena ci arrivo in cima, dei volontari mi incitano, chiedo al buon uomo quanto manca e lui mi dice più di quanto immaginassi, paventando addiritura ancora due SALITE ...dopo un po' di single track la strada torna a salire, mi sparo l'ultimo gel di giornata e un'altra buonanima e il suo cagnone mi fanno i complimenti, dicendo che nessuno si aspettava scoppiassero così in tanti...qualche passo ancora e mi trovo da solo sull'ultima salita che porta a Monte Berico...Qui il sentiero largo e a tornanti sale dolcemente, corro come posso, a due tre tornanti dalla sospirata fine, un gruppo di milf con bastoncini non si sposta dal sentiero nemmeno per un cm e per forza devo a mandarle a quel paese... Finalmente è fatta, un volontario mi dice che è finita e dopo un po' di pavè scendo giù in picchiata...qualcuno saluta, qualcuno se ne sbatte e in men che non si dica, scendo gridando strada le fatidiche scalette finali...faccio slalom fra i vigili e le macchine che si fermano controvoglia e mi fiondo in centro...si è fatta mi dico...il sogno era fare tra i 15, dodicesimo è più di quanto potessi sperare, considerando che anche con tutti i Big ancora in corsa ero sempre su quelle posizioni lì, la soddisfazione è completa...qualche curva in centro, qualche volontario ancora, una coppia sul ponte e ci siamo...dò un high five a tutti coloro che si avvicinano e dopo 6h46' sono di ritorno in piazza dei Signori! Yesss Lo speaker mi presenta, Fede e Marta si sono offerte volontarie e me le trovo dietro il nastro d'arrivo a dispensare i gadget da finisher, un bacino alla Marta doveroso, visto il doppio impegno di traghettatrice e poi nel Bericus staff e via di Menabrea...me ne sarei bevuto un bancale intero! un abbraccio all'organizzatore nr.1, mister Pollini...e gironzolando fra le panche...Ritrovo vari compagni d'avventura, fra cui un ottimo Fabio di Giacomo, con cui scambio due chiacchiere, dalle transenne sento la voce di Ivan e pian piano arrivano anche Marco Mengozzi e Max Gostoli...Poi appena mi metto in marcia per la doccia, ricostruisco anche le vicende dei miei amici...Rigo ritirato in condizioni critiche a 9 dalla fine quando lottava per posizioni importantissime, Gabry fermo più di un'ora all'eremo e poi ripartito, concludendo onorevolmente la gara e un Paolo triste in preda ai crampi e ritirato a San Donato...Dopo il pasto in Patronato e l'aperitivo con quasi tutti (il buon Rigo torna a casa sua con famiglia al seguito...), rimangono sorrisi e amarezze, ma soprattutto una giornata da ricordare per tutti, una splendida e calda giornata di sport e amicizia...W l'Ultrabericus e il prossimo anno non potrò che esserci di nuovo!

Ultrabericus 2017

ULTRABERICUS 2017: MELTING POT... UN'IMPRESA PERSONALE, UNA FESTA, UN VIAGGIO TRA AMICI E TANTA BIRRA! (IL RACCONTO DI NAZARENO)

(Fonte sito Runningforum.it)

Per alcuni giorni mi son chiesto se aveva senso andare o meno, se far parte della festa Ultraberica in condizioni a dir poco "deficitarie" poteva acquistare un significato o meno...fra domenica e mercoledì, ero più incline a donare il pettorale a qualcuno, ma avrebbe corso a mio nome (Pollo è molto severo nel mantenere la sua policy di non cedere il pettorale ad altri e questo non mi andava giù)...mmm vediamo cosa si può fare...faccio un test di 4 km su percorso ondulato leggermente sotto i 5' e capisco che posso provarci. Il giorno stesso dopo un bel massaggio, sciolgo le riserve: Ultrabericus nr.4 per me sia!
Per diversi trailer che mi conoscono e che non guardano alla parte Ultra stradale, si pensa che sia lì per giocarmi le prime 10-15 posizioni come lo scorso anno, invece sarà un Bericus in salsa completamente diversa rispetto i precedenti.
I quasi 200 km di Cesano Boscone non si smaltiscono in 6 gg e partirò con tutte le incognite del caso...mi do appuntamento con tutti, Carlet Salvetti che è in grande condizione e lo vedo fra i favoriti e tutta la compagine di fuori di testa che spopola nel trail.
Si ritorna alle origini, e due anni dopo, io e il socio Rigo ci spariamo il viaggio in treno di primissimissima mattina (ahia  ) partenza 5.15 da Trieste con arrivo programmato alle 7.57 in quel di Vicenza.
Il viaggio è piacevole...dopo un pò di chiacchiere e un pò di sonno, arriviamo a Mestre e lì incontriamo altri trailer con cui condividere la seconda parte del viaggio...si parla di trail e trailer e in men che non si dica siamo in centro a Vicenza. Dopo una pausa colazione bella abbondante nel bar preferito di Cesco, ci mettiamo in cammino verso il patronato.
Fra una selva di gente, riusciamo a prendere pacco gara e pettorale...il socio farà la staffetta con Cesca, che coppia! Sicuramente oltre per la maglia rossa di ST, i pantaloncini inguardabili di entrambi saranno un marchio di fabbrica inequivocabile!  
Intanto incontro un sacco di amici e amiche, gente che a breve va in deserto per l'Mds e gente che oggi ha voglia di farmi il c**o, gente con cui non ci si vede da un bel pò...io scherzo e dico che oggi sto facendo un esperimento su me stesso, intanto si sparge la voce della mia piccola impresa folle. Non so come reagirà il mio corpo, una 24h sulle gambe da pochi giorni è una spada di Damocle bella importante che sta sopra la mia testa...vedremo!
Molta gente sorride e mi scruta vedendo che ho i bastoncini, ogni tanto mi giustifico con chi mi conosce, dicendo loro che li porto per ovvie necessità, non so se riuscirò a correre a lungo in salita e allora gli arnesi potranno essere un validissimo aiuto!
Arrivano le 9.30 e dopo aver fatto una fatica boia per lasciare la sacca personale in palestra (più gente che all'Esselunga la vigilia di Natale  ), mi indirizzo verso Piazza dei Signori.
Incontro l'amico Fabio Di Giacomo, che sta facendo una stagione esaltante e insieme ci mettiamo a correre verso la punzonatura.
Passati i controlli dopo la fila, mi metto a salutare un bel pò di gente. Ricky e Fulvio che mi ricordano quanto pazzo e coraggioso sono a correre un Bericus dopo una 24h e via...mi metto ad avanzare per salutare chi conosco davanti, quasi tutti. Fra Christian, Simone e altra bella gente, spunta Carletto con cui mi saluto calorosamente e faccio una foto assieme a Cesco e Freccia...poi via a salutare il grande Massimo Rabito (compagno dell'avventura UTMB 2015), l'immancabile bestiaccia Ivan Zufferli e un Fede Borlenghi che per la prima volta in gara potrà battermi, non perché non vada forte, ma nelle precedenti occasioni non era mai successo e stavolta è già sicuro che succeda. Da 24orista di alto livello mi dice che lui dopo una 24h il sabato dopo se ne sta sul divano con patatine e gelato, altro che Ultra trail...io sorrido ma sotto sotto gli posso dare solo ragione!
Saluto anche Christian Insam e dopo i convenevoli di speaker e Pollo, inizia il countdown in una Piazza dei Signori gremita...si parte!
Il primo km è sempre impetuoso, quelli della staffetta si mescolano con quelli dell'integrale, vedo un bel pò di gente e inizio la salita superando Andrea Lekeuche e altra gente...il primo strappo finisce, e mentre siamo sul ciottolato vedo gente che sbuca un pò dappertutto...in discesa nel parco vanno tutti in super canna, chi taglia chi meno, io cerco di seguire il balisaggio e avere linee pulite, senza sfondarmi troppo...scendiamo veloci, un malcapitato trailer mi si cade davanti, fortunatamente senza conseguenze...ritorniamo su strada, il passo è ancora importante...incontro Enrico Bonati e il fido Gheduzzi, li saluto, parlo un pò con Enrico, dicendogli che oggi non ci sarò quasi sicuramente per fare bagarre e lascio a loro due e agli altri "fare la gara"...dopo i primi mangia bevi strada-campi-strada-campi mi incontro con Mirko Sperotto, restiamo assieme per un pò e ci mettiamo a parlare di trail, della gara odierna e di che cavolo mi sono messo in testa di fare sta follia  
Un tipo barbutissimo e tatuato in corredo Compressport ci corre vicino, lo superiamo su una salita, salita pietrosa e a strappi che ricordo bene dalle scorse edizioni...lascio Mirko per i fatti suoi e continuo con un ritmo accettabile, passo i 10k in 49' circa e capisco che nonostante tutto riesco a tenere ancora abb bene. 
Lo strappo per arrivare al ristoro del dodicesimo km, lo prendo bene, dopo una rigorosa pausa pipì...riprendo quelli che prima mentre ero fermo mi hanno superato e via...dopo un tratto di pratone arriviamo al ristoro di Arcugnano, non mi fermo, saluto Francy CasaDisp e vado avanti, mi sento ancora bene e idratato da tutta l'acqua bevuta prima e dal tè bevuto mentre. Poco prima del ristoro, mi aveva preso Marco Mengozzi, sorpreso dopo quello che avevo fatto la settimana prima di trovarmi davanti per una decina di km...lo saluto e gli dico che per me sarà lunga...il secondo tratto inizia con numerosi saliscendi, che ancora corro bene...i passaggi nelle proprietà private, le discese fra le case...questo tratto che passa per Perarolo e San Gottardo e arriva Grancona è godibile...si forma un gruppetto bello nutrito, superato uno dei vari colli della dorsale berica, inizio a faticare...mi prende prima il compagno di squadra Enrico Pausin, con cui oggi purtroppo non posso misurarmi, ma cerco di stringere i denti...e qualche altro atleta bello fluido sulla salita che a strappi irregolari ci porta verso San Gottardo...qui mi trovo con Christian Insam, che saluto e con cui scherzo per i bastoni curvè che utilizziamo entrambi...oggi li utilizzo solo io, per ovvie ragioni...per ora non ho ancora cominciato a camminare salite corribili...intanto verso il 20.simo km alla fine di una salita, mi prende la prima donna, Francesca Pretto molto in palla...le faccio i complimenti dicendo che sta davvero andando forte...intanto il mio punto di riferimento di questi km è Christian, assieme ad Alex Della Lana e qualche altro atleta, continuiamo a salire e scendere verso Grancona...il fondo e perlopiù boscoso e pietroso, bello da correre, mi saluta e supera l'amico Nicola Fasoli che mi incita dicendo che poi lo prendo (beh alla fine non ci è mancato molto...) dopo un primo abbozzo di canalone, finalmente verso il 24.simo km raggiungiamo il famigerato canalone da fare in discesa...mi piace assai buttarmici a capofitto, Christian è ancora là davanti a noi.
Una ragazza molto carina, che pare un'apparizione celeste è ferma al lato sx del canalone, quando ormai è quasi finito...sorrido e vado avanti, nel frattempo qualche atleta ha raggiunto il nostro trenino mentre entriamo in villa e ci facciamo passare il chip...25k fatti! Ora iniziano i dolori...Mi metto mangiucchiare frutta e parmigiano, bevo sali e acqua e metto in una delle due borracce un mix di sali e acqua...la birra ancora non c'è!  
Comincio il tratto con i sali che fanno effetto molotov perché li ho mescolati con acqua frizzante...e in poco tempo superato il canale mi trovo sulla prima rampa...inizio a vedere qualcuno in difficoltà, ma anch'io lo sono...non ho più le gambe, ora i 40k che restano li dovrò correre solo di testa.
Inizio a camminare poi riprendo a corricchiare, lascio Alex davanti che sta meglio di me...anche Christian prende nel giro di pochi km il largo...è dura...il tratto fino all'eremo è proprio una continua distruzione. 
I tratti in salita boscosi sono duri da digerire ora, poi le discese sassate facili, ma esposte al sole, che inizia a farsi sentire, non sono più così semplici...in un passaggio stradale, faccio passare il buon Alberto Merlo che lo scorso anno superavo con facilità...i km scorrono non più così facilmente intanto su una discesa prima di prendere la salita verso i filari, mi supera la seconda donna, saluto gli alpini che presidiano dolcemente i passaggi stradali e salgo con tranquillità...qualche altro atleta mi prende, ormai capisco di avere finito le gambe e di poter correre solo il facile...passiamo una proprietà privata con vialetto che mi ricordavo anche nell'edizione 2015...i km ora sono più di 30 e proprio sulla rampa del Monte Roccolo (immagino) che porta all'ideale cambio verso dopo che il buon Fede Crotti stupito mi supera pensando fossi dietro, mi trovo, dal verso opposto in discesa Stefano Fantuz che mi incita e nel mentre mi passa Michelina Uhr...saluto Stefano e gli dico che per me è dura visti i km della scorsa settimana e lui lo sa e sorridendo mi saluta...vorrei avere le sue gambe!
Dopo una breve discesa, torniamo a salire sulla salita finale, esposta al sole che porta all'eremo di San Donato...prima parte che cammino e ogni tanto corro...ormai non è più...fortunatamente non perdo più di tante posizioni e mi difendo sia sul primo strappo, inframezzato da una bella discesa e un drittone e sia sul secondo strappo (ormai fa caldissimo) che porta all'Eremo. Quest'anno il ristoro non è più all'eremo ma un pò prima...mi fermo e mi metto a mangiare di tutto, dolce e salato, bevo tutto e di più...nel mio banchetto vedo Francesca Canepa arrivare, altri runner che conosco da tempo come Lele Fedele e Stefano Burlon...riparto rifocillato e con le borracce piene, sono passate circa 3h45' di gara...
Il tratto successivo, dopo la bellissima palestra di roccia sopra l'eremo, è assassina.
Riprendo un pò a correre solo dopo la prima rampa, qui parlo con le Lele Fedele e Andrea Guiducci, grande ultramaratoneta più volte fra i primi alla Nove Colli e con piazzamenti e personali importanti.
Dice che per lui, con il trail è solo all'inizio...parliamo delle 24h e della mia recentissima 24h, in discesa prendo velocità e non li vedo più...arriva il tratto di salita con palestra di roccia, dove sono appostati dei fotografi, faccio finta di non essere troppo stanco, in realtà sono ben che distrutto 
Il tratto di salita ripida lo cammino...e dietro di me il buon Fedele che si trascina sbraitando che non è giornata...dopo qualche passaggio semi tecnico fra bosco e sassaie, sull'ennesima salita scorgiamo le antenne...ma sono solo un contentino, perché il pezzo duro non è finito...
Monte Della Cengia, i km sono lenti lenti ora...in una zona boscosa, prima di una bella discesa, becchiamo Cesco Rigodanza con Simone Wegher che stanno camminando...oramai per Simone gara finita, per Cesco è lo scarico post frazione...li saluto e mentre passo e ripasso ancora un paio di bei strappi e corro un bel paio di discese, all'orizzonte vedo Francesca Canepa...capisco che alla fine non sto andando poi così male nonostante gli oltre 198k di Cesano...vedo case e un sentierino che scende da un pratone giù verso il...4° ristoro!
Me la prendo con calma, scherzo con i volontari splendidi al ristoro, vedo una bottiglia di Menabrea e non capisco più nulla  prendo la bottiglia e gli do un paio di sorsate...i volontari mi intimano di finirla allora! Intanto mi faccio riempire le borracce di tè e sali misto acqua e mangio dolce e salato in quantità...finisco la birra, mi bagno alla fontana e mentre diversi atleti sono arrivati e alcuni già andati via, saluto Lele che si siede, dicendo che non pensa di finirla e che quasi quasi si ritira...io lo so che lo fa per autocommiserazione...intanto riparto con calma, il tratto fino all'ultimo ristoro a poca salita e un bel pò di discesa fino al Lago di Fimon...dopo un tratto di sentierino, dopo un bel pratone inizia il trattino in salita...faccio fatica a salire...ormai i km sono 46 e non manca molto mi dico...qualche staffettista mi passa...dopo un pò di falsopiano, inizia la famigerata discesa di Villabalzana, ripida ripida...qui, cerco di fare velocità ma non mi riesce bene...nel giro di un km e mezzo mi passa una manciata di persone, fra cui anche Lele Fedele che miracolosamente si è ripreso...ho le gambe durissime e maledico ogni metro della discesa...  
riprendo a sentirmi meglio su un falsopiano dove mi prende il buon Tiziano Toppan e un suo amico...mi presenta come un pazzo furioso che nonostante una 24h e lì a lottare per fare 7h basso, io ci scherzo su e li lascio andare, ma dopo un pò riprendo fiducia e sul lunghissimo drittone che costeggia il Lago di Fimon, riprendo lui e un altro runner che mi aveva superato...scendiamo dall'ultima discesetta e poi passiamo i campi, qui riprendo altra gente, fra cui Alex della Lana, che cerco di tirare...scherzo con lui e con un altro ripreso vestito in total red...aumento un pò il ritmo ed entriamo in paese ad Arcugnano, gli alpini ci tengono ferme le macchine e arriviamo all'ultimo ristoro: yessa! Impresa quasi portata a casa e la cosa più assurda, ora sto bene! Mangio un pò di tutto e mi scollo un paio di birrette in un bicchiere di fortuna fatto con il sedere di una bottiglia!  Cin Cin con Tiz e via...gli altri non ci seguono e non proseguiamo dopo le scalette, alterniamo in salita corsa a camminata...becchiamo un altro trailer un pò finito...facciamo subito amicizia, si chiama Fabrizio, Fabrizio Gnuffi...al suo attivo due Kima e diversi bei piazzamenti in diverse gare...resta con noi gli diciamo e si attacca al trenino...su una rampa erbosa dopo circa 3 km dall'ultimo ristoro, prendiamo Stefano Burlon, non ne ha più e non riesce a stare con noi...il percorso e un leggero mangia e bevi continuo...ormai siamo a Vicenza continuo a dire ai ragazzi...scendiamo su una bella discesa e poi ci spariamo un'altra rampa...proprio mentre vediamo uno dei top runner caracollante che non sta per niente bene...è il giovanissimo Mirko Cocco che ha pagato l'inverosimile la sua prima UBT, lo salutiamo e gli diciamo se vuole restare con noi, ma ci dice che non ce la fa...in quel momento arriva da dietro il socio Cesco, che incita Mirko e ci saluta...mentre passiamo una staffettista, Rigo ci stacca e nel giro di poco non lo vediamo più...entriamo in zona cittadina...dopo un pezzo in Parco Villa Guiccioli iniziato con una morbida discesa, ci fermiamo a bagnarci in una fontana...ormai è finita ci diciamo, siamo in zona Villa Valmarana e passate delle abitazioni, dopo un tratto di parco boscoso, torniamo a salire...è il penultimo strappo, ma Tiziano è preda di crampi...torno indietro, cerci di smuovergli la gamba ma non riesco a far nulla, gli dico che ripartiamo e ci vediamo giù...io e Fabrizio finiamo lo strappo e dopo un leggero falsopiano si arriva sull'ultimo strappo di ciottoli che ci porta sopra Vicenza. Io ne ho tanto e sprono Fabrizio a stare con me, la gente ci guarda stranita, alcuni ci incitano sapendo della gara...arriviamo sopra, dopo aver scollinato, chiedo a Fabrizio se posso aumentare, lui mi ringrazia e mi dice vai pure! Lo ringrazio e gli do appuntamento per la birra all'arrivo...sul tratto del belvedere su asfalto vedo una staffettista e dopo gli scalini in discesa la supero...sprinto un pochino sull'ultimo km, do il 5 a tutti quelli che incontro staff, bambini e chi ne ha più ne metta...sto riprendendo una staffettista che mi arriva appena dietro e appena dopo la curva alzo le braccia al cielo e ringrazio...7h23' quest'anno, ma che valgono il triplo...la mia piccola impresa folle è portata a casa! Mi fermo a bere un paio di birre con tutti...rivedo Enrico distrutto, ancora seduto, Fede Crotti arrivato qualche minuto prima di me, Nic Fasoli, Lele Fedele e tanta altra bella gente...aspetto Fabrizio e Tiziano che arrivano qualche minuto dopo...abbraccio Tiziano e dopo un bel terzo tempo, me ne vado verso il patronato...mi metto in lista per il massaggio e poi comizio in doccia con altri runner...scappo a mangiare, rivedo Cesco, Enrico Bonati e altri amici...finito il pasto e l'ennesima birra, saluto tutti e scappo, c'è il viaggio di ritorno che mi aspetta!
E ora non resta che aspettare cosa succederà in Istria! 

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